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Diranno i miei piccoli lettori:...….c’era una volta un pezzo di legno….da catasta. No ragazzi era un legno sacro: un legno di ulivo. Un vecchietto arzillo, Geppetto, desidera un burattino meraviglioso. A Geppetto viene consegnata la rozza forma umana che è il neonato. Egli lo scolpisce, lo plasma e lo educa fino a farlo diventare un ragazzino per bene. Scrive Benedetto Croce: “Il legno in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità, ed egli si rizza in piedi, ed entra nella vita come l’uomo che intraprende il suo noviziato; fantoccio: ma tutto umano.”
Attraverso Pinocchio, Franco Viola racconta i giochi del suo divertimento infantile, fatto di giocattoli essenziali che i ragazzi utilizzavano nelle piazze dei paesi, nei cortili e nelle strade imbiancate. Le antiche strade e le piazze non sono più affollate da artigiani, che mentre esercitavano i loro mestieri, creavano un’atmosfera festosa con i loro rumori, le loro grida ed i loro gesti.
In tutte le case contadine c’era la madia per il pane, la catinella del lavamano, il braciere, il tegame sul focolare: oggetti della casa di Pinocchio. Nella mostra, un significato simbolico particolare viene assegnato alla madia con i libri: contenitore del pane dell’intelletto. |
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Dopo una giornata di intenso lavoro nei campi, non era disponibile nessun mezzo di trasporto, talvolta non si possedeva nemmeno l’asino. Il ritorno a casa poteva richiedere spesso un lungo percorso a piedi.
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Troll e Tengu (Nasuti nel mondo)
Rolf
Lidberg, professore di botanica, nato a Sundsvall nel 1930 è uno dei più
grandi illustratori di Troll svedesi. Nella
tradizione scandinava, i Troll erano stati sempre descritti come personaggi
malefici. Rolf Lidberg li
ha trasformati dando loro un significato diverso: grandi famiglie allegre di
nonni e tanti bambini che spesso fanno gli stessi giochi di quelli descritti da
Pinocchio.