A.P.T.E

Associazione Amici della Prima e Terza età  

L’associazione inizialmente fondata da un gruppo di familiari ed amici che, senza scopo di lucro, hanno voluto promuovere la conoscenza dei Pinocchi in legno di ulivo di Franco Viola, che rappresentano un forte legame simbolico tra la prima e terza età.

Il tema principale della mostra Pinocchio Amarcord è quello di ricordare il mondo del passato, attraverso le storie che i nonni vorrebbero raccontare ai nipoti, ma che per paura di annoiarli si fanno aiutare a raccontare da Pinocchio.

Saranno i nonni che guideranno i visitatori nella mostra Pinocchio amarcord e saranno ben felici di “fare da Cicerone” nel mondo della memoria, sfruttando il ricordo di storie vissute.

La cultura orale dei nonni deve essere memorizzata prima che sia troppo tardi, perché, come ha detto lo scrittore africano Amadu  Hampatè Ba, “ogni volta che muore un vecchio…. è come se bruciasse una biblioteca”.

Dr.Franca Cerone,Direttore di biblioteca Ministero per i Beni e le Attività Culturali

 

Franco Viola è un uomo della terza età di istruzione modesta e tutt’altro che loquace. Attraverso dei semplici pezzi di legno di ulivo, trasformati in Pinocchi con strumenti rudimentali, Franco Viola riesce ad esprimersi con una sensibilità artistica unica e a superare la tristezza della terza età per rivivere gli anni dell’infanzia.

Una infanzia ricca di ricordi di scene tragiche della seconda guerra mondiale, di giocattoli fatti di bombe a mano vuote, una infanzia vissuta sulle montagne nei pressi di Montecassino, rese ospitali solo dalla presenza dell’ulivo. Franco Viola, in età avanzata, vive, attraverso Pinocchio, quell’infanzia che non ha mai vissuto.

Per meglio descrivere cosa rappresentano l’ulivo e Pinocchio per Franco Viola, riportiamo in seguito quanto scritto da lui stesso:

“L’ulivo simbolo della pace…è un legno duro dalla fibra capricciosa e venatura stupenda che altro legno non ha. Per questo a me piace tanto….. dà una sensazione di sorpresa: dal tronco originale alla fine della lucidatura….. e quando decidi di dargli una forma … noti man mano una cosa inerte trasformarsi in qualcosa di decifrabile se non addirittura vivente… Se la metamorfosi coincide con quel che hai in mente, allora si prova una soddisfazione indescrivibile…. Che solo chi lo fa può capire…” “Da ragazzo… avevo un gran desiderio: leggere il libro di Pinocchio. Questa voglia non l’ho abbandonata fino all’età di 17-18 anni. Erano tempi abbastanza neri. In quel periodo molti dei miei amici raccoglievano schegge di proiettili e di bombe della seconda guerra mondiale. Ricordo che i vecchi dicevano che quelle schegge erano veleno per la terra. Così mi misi a raccogliere questo ferro che si vendeva a poche lire il chilo;con i primi soldi andai alla libreria Fenice e mi comprai le avventure di Pinocchio, appagando così il desiderio che mi accompagnava da anni. Siamo negli anni 50 e fino agli anni 90 Pinocchio non è stato più niente per me. Quarant’anni dopo e precisamente aprile-maggio 91, mi trovavo in uno stato d’animo molto particolare… per ragioni che non sto qui a raccontare ero depresso…..

Ricordo un giorno mi trovavo dal dentista ed in attesa del mio turno, sfogliando una rivista, trovai una serie di Pinocchi, per l’esattezza 2 e mezzo, che camminavano con il caratteristico passo pinocchiale

Ebbi una sensazione strana; in una frazione di secondo tornai indietro di quarant’anni... Ero solo in sala d’attesa, furtivamente strappai questa pagina e me la misi in tasca, cambiai subito rivista per paura di essere scoperto. Sfogliando la seconda rivista distrattamente, nel pensiero vedevo già Pinocchio in legno di ulivo…Dopo una settimana circa mi trovai davanti il primo Pinocchio, mi venne spontaneo scrivere sulla basetta di appoggio: ecco l’amico degli anni migliori…”

Dopo il primo Pinocchio è arrivato subito il secondo, poi il terzo, il quarto, … il decimo, … il centesimo. Tutti estratti dallo stesso tipo di legno, legno di ulivo, ma tutti molto diversi tra loro, perché diversi erano i messaggi da trasferire. Non esistono due Pinocchi uguali e pochi sono i Pinocchi rimasti a Franco Viola; essi sono stati regalati a parenti, amici, conoscenti, al medico di famiglia, al barbiere, … a tutti coloro a cui Franco Viola voleva trasferire una espressione di affetto, un sentimento. Nonostante le condizioni economiche molto modeste, mai un Pinocchio è stato venduto e mai è stato possibile avere un Pinocchio su ordinazione.

Franco Viola è il Mastro Geppetto di Formia, che contrariamente al mastro Geppetto di Collodi, nessuno conosce. Noi: parenti, amici, conoscenti, il medico di famiglia, ecc. cioè i destinatari dei suddetti messaggi, ci siamo costituiti in un comitato per far conoscere Franco Viola, mettendo a disposizione tutti i Pinocchi in nostra dotazione, perché possano essere apprezzati dai ragazzi, dalle persone della terza età e da altri.

Prof. Antonio Tommasino, Presidente APTE

 

Se desideri contattare l'associazione, puoi scrivere a: ltommasino@gmail.com

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